venerdì 25 marzo 2011

Le meravigliose monete della zecca di Retegno - 3^ parte.

Cari amici di Lausfil, siamo alle terza puntata dedicata alle monete coniate presso la zecca di Retegno.

Antonio Teodoro Trivulzio, figlio di Ercole Teodoro e di Orsina Sforza di Giampaolo marchese di Caravaggio, nasce nel 1649.
Il Re Filippo IV di Spagna gli conferisce la carica di Capitano della Cavalleria greve e, alla morte del padre (nelle carceri del castello di Lodi) nel 1664, quella di Generale delle milizie forensi del Ducato.
L’anno successivo si sposa con Donna Giuseppa Valdez di Guevara d'Innigo di Ognate, figlia della Duchessa di Medina.

Nel 1666 la Regina Maria Anna, moglie di Filippo IV, lo nomina Grande di Spagna e gli conferisce le insegne del Toson d'oro nel 1667.

Cinque anni dopo l’Imperatore Ferdinando III gli concede il feudo di Retegno con Bettola, e dal 1676 vi esercita il diritto di zecca.

Il 26 Luglio 1678 muore in circostanze misteriose, ed essendo senza figli, dispone del feudo di Retegno in favore di Antonio Gaetano Gallio secondogenito di Ottavia sua zia, moglie di Tolomeo Gallio Duca d'Alvito, coll' obbligo di assumere il cognome Trivulzio.

Le monete coniate a Retegno nel periodo di Antonio Teodoro Trivulzio (1676-1678) sono di grandissima bellezza. Abbiamo:


Ongaro in oro di Antonio Teodoro Trivulzio (foto in b/n)


Doppio Ongaro (o doppio Ducato) 1677


Zecca di Retegno. Tipo Ungherese. 6,91 g. THEODORVS • TRIVLTVS • PRIN • SAC • ROM • I • Nel rovescio, il principe in armatura, con una spada nel fodero alla sua sinistra e il bastone di comando nella mano destra // nel dritto, tavola decorata e scritta: A D / BONITATEM / AVREI / HVNGARICI / RETENY / IMPERIALIS / • 1677 • .





10 Zecchini in oro di Antonio Teodoro Trivulzio (due tipi, foto in b/n)



Mezzo Filippo in argento di Antonio Teodoro Trivulzio



Mezzo Filippo Largo, in argento, di Antonio Teodoro Trivulzio




Mezzo Filippo stretto 1676, di Antonio Teodoro Trivulzio

D/ Busto corazzato R/ Stemma. CNI 40/46 MIR 903 Ag g 13,42



Quarto di Filippo largo 1676.
D/ Busto corazzato R/ Stemma. CNI 47/49 MIR 904 Ag g 6,68




Filippo stretto 1676 di Antonio Teodoro Trivulzio

AR 27,62 g. – ø 40,7. •THEOD•TRIVL•S•R•I•ET•VAL•MISOL•PRIN-CES Busto drappeggiato e corazzato, a d., con Collare del Toson d’oro sul petto; sotto, nel giro, •1676•. Rv. CO•MVSOCHI•X•BAR•RET•IMP•XIIII•ET•C• I tre volti con corona imperiale ed il motto •VNICA• – •MENS•; il tutto entro cartella ornata accostata da due cariatidi.




Filippo largo 1676.
D/ Busto corazzato R/ Stemma. CNI 18/21 MIR 900 Ag g 27,23




Doppio Filippo 1676. Antonio Teodoro Trivulzio

AR 55,44 g. - ø 47,7. • THEODORVS • TRIVLTIVS • S • R • I • ET • VAL • MISOL• PRI • Busto drappeggiato e corazzato a d., con Collare del Toson d’oro sul petto; sotto, nel giro, 1676. Rv. •• COMES • MVSOCHI • X • BARO • RET • IMPE • XIIII • ET • C •• I tre volti con corona imperiale ed il motto •VNICA• – •MENS•; il tutto entro cartella ornata accostata da due cariatidi.




Tre Filippi 1676. Antonio Teodoro Trivulzio Antonio
AR 83,41g. – ø 48,3mm. THEODORVS • TRIVLTIVS • S • R • I • ET • VAL • MISOL • PRI Busto drappeggiato e corazzato a destra, con collare del Toson d’oro sul petto; sotto, nel giro, •1676•. Rv. ù COMES • MVSOCHI • X • BARO • RET • IMPERIA • XIIII • ET • C I tre volti con corona imperale ed il motto •VNICA• – •MENS•; il tutto entro cartella ornata accostata da due cariatidi. Asse a 350°.



Quattro Filippi 1676. Antonio Teodoro Trivulzio
AR 111,31 g. – ø 53,5 mm. THEODORVS • TRIVLTIVS • S • R • I • ET • VAL • MISOL • PRI Busto drappeggiato e corazzato a destra, con Collare del Toson d’oro sul petto; sotto, nel giro, •1676•. Rv. ù COMES • MVSOCHI • X • BARO • RET • IMPERIA • XIIII • ET • C I tre volti con corona imperale ed il motto •VNICA• – •MENS•; il tutto entro cartella ornata accostata da due cariatidi. Asse a 350°.

Questo quadruplo filippo, come lo avrebbero probabilmente chiamato Francesco ed Ercole Gnecchi nella loro opera sulle monete di casa Trivulzio se fossero stati a conoscenza della sua esistenza, è per quello che ci consta unico. Presumiamo si tratti di una serie limitatissima di pezzi coniata per ostentare il diritto di zecca appena ricevuto. Queste monete che solitamente venivano donate alle più alte cariche dell’Impero avevano valore legale e quindi teoricamente circolavano. Il 4 filippi, di cui immaginiamo una coniazione di pochissimi esemplari, imita l’omonima monetazione coniata a Milano dai re di Spagna.


Bibbliografia:

http://www.retegno.it La Zecca - Documenti, testimonianze, racconti e anche un po' di mistero

http://it.wikipedia.org/wiki/Retegno

http://www.cremafil.it/images/linguella/Linguella%2048.pdf “Quando Retegno batteva Moneta” di Francesco Riboldi

http://www.nomismaweb.com/index.php

http://www.stampcircuit.com/

http://coincircuit.com/

http://www.mcsearch.info/index.html

http://www.coinarchives.com/w/


Un caro saluto a tutti, da parte dello staff di Lausfil ed alla prossima puntata.

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