domenica 6 giugno 2010

Conservazione del materiale filatelico



Condizioni ambientali di conservazione
Francobolli, buste, cartoline e tutti gli altri documenti filatelici, devono essere conservati ad una temperatura ideale al di sotto dei 18 C° con una umidità relativa contenuta tra 55 e 60%. Al di fuori di queste condizioni, se troppo caldo o umido, si corre il rischio di veder comparire funghi (per esempio, la comparsa di macchie di ruggine è dovuta alla crescita di piccoli funghi).
Se l'ambiente è troppo secco: in un francobollo nuovo si creano tensioni tra la gomma e la carta, che possono causare rotture.


Se l'ambiente è troppo umido: si danneggia la carta e soprattutto la gomma.
Fumare è incompatibile con la filatelia, particelle di cenere, fumo e sostanze danneggiano il colore.

Luce
La condizione ideale per la conservazione delle collezioni è un ambiente mantenuto completamente al buio.
Per lo studio o l'esposizione del materiale filatelico non si devono superare i 50 Lux (ovvero la luminosità di 50 candele ad una distanza di un metro), per evitare i danni dovuti ai raggi ultravioletti. E' lo stesso standard usato dalle gallerie d'arte per esibire dipinti e disegni. Ovviamente è difficile e costoso creare un ambiente ideale ed il consiglio è quello di misurare sempre il grado di luminosità presente per evitare danneggiamenti.
Anche fotocopiare il materiale può essere dannoso, non solo per la luce ma anche per il calore che produce danni alla carta.

Carta
La carta migliore deve avere un PH compreso tra 6,0 e 8,5.
La carta acida generalmente imbrunisce, come i moderni giornali ed i libri economici. Il materiale filatelico soffre lo stato di acidità e l'esempio più comune riguarda gli interi postali e le cartoline.
Molti di questi sono così in pessime condizioni che la loro vita è limitata a pochi anni, in certi casi non più di dieci o venti. Il problema può essere risolto con la deacidificazione del pezzo, ma sarebbe meglio rivolgersi ad un esperto conservatore.
Gli album che contengono le nostre collezioni non devono danneggiare per il grado di acidità dei loro componenti e possedere caratteristiche standard ISO 9706.

Plastica
Tanto è stato scritto sull'uso della plastica in filatelia per montare o proteggere i francobolli. I migliori musei, biblioteche o archivi usano solo il poliestere (Mylar e Melinex sono i migliori prodotti in commercio) senza alcun rivestimento anti-statico, oppure carta e materiali simili. Mai usare PVC (Polivinilcloruro) che produce la plastificazione e l'acidità decompone il materiale.

Cause di deterioramento

Tutto il materiale cartaceo è da maneggiare con molta cura. Anche gli angolini che inquadrano le fotografie causano danni specialmente alle buste, e nel tempo il loro uso rovina gli angoli delle lettere. Le lettere devono essere maneggiate con le mani pulite, meglio ancora indossando guanti speciali.
Rinunciate a cancellare le scritte a penna su una lettera. E' una pratica che causa l'abrasione della carta e la formazione di buchi.
Da cica 100 anni la British Library adotta i seguenti sistemi di conservazione: francobolli o lettere sono montati su supporti in poliestere e conservati in pagine d'album protetti sempre da fogli in poliestere. Gli album sono poi contenuti in scatole di tela impermeabile, e riposte su ripiani.

Linguelle
Le linguelle rappresentano ancora un buon sistema per la conservazione dei francobolli, anche se molti collezionisti non sanno applicarle. In ogni caso andrebbe inumidita leggermente ed applicata sul margine superiore dell'esemplare.

Taschine in plastica
Taschine in plastica sono una valida alternativa se prodotte in poliestere.

Trattamento
Il materiale filatelico che necessita di un eventuale trattamento dovrebbe essere mostrato ad un conservatore professionista. La ripulitura, ad esempio, non è mai consigliata e la maggior parte dei metodi e tecniche applicati nel passato hanno rovinato i francobolli e lettere. Evitare di farlo per conto proprio.
Un altro punto da ricordare è che le riparazioni, ripuliture ecc. posssono essere accettate in alcuni settori del collezionismo cartaceo, ma non in filatelia quando si considera una frode la vendita o l'esposizione di un pezzo riparato o manomesso. Solo in casi eccezionali una riparazione può essere accettata ed un esempio è rappresentato dai primi francobolli delle Hawaii, i famosi “Missionari” del 1851-52, stampati su carta molto sottile e fragile. Molti dei circa 200 esemplari conosciuti sono riparati. Se così non fosse stato probabilmente oggi non esisterebbero.
Ricordiamoci che siamo custodi del nostro materiale nel corso della nostra vita sino a quando lo vendiamo. Cerchiamo di conservarlo nel migliore dei modi anche per le future generazioni, altrimenti non si potrà più collezionare, studiare, ricercare e divertirsi.

Tratto da:
Numero 12 The Postal Gazette 1 / Ottobre 2006
By David R Beech FRPSL
Curator and Head of the Philatelic Collections at The British Library

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